Cantieri navali storici di Danzica
I cantieri navali storici di Danzica hanno avuto origine fin dalla fine del ‘700, quando si diede inizio alle prime costruzioni navali da parte dei carpentieri per la realizzazione di grandi caravelle da carico. Fu però a partire dal 1804 che i cantieri cominciarono ad ampliarsi con l’avvio della costruzione di navi a vela in legno e navi fluviali a vapore, fino a dare vita alla produzione di navi militari e, dopo la seconda guerra mondiale, alla realizzazione di pescherecci e navi mercantili.
Il sito ebbe però particolare risonanza a livello internazionale negli anni ’80, quando fu teatro delle proteste operaie che da lì si svilupparono e portarono alla nascita del sindacato autonomo Solidarność. Gli scioperi iniziarono il 14 agosto 1980, in seguito al licenziamento dell’operaia Anna Walentynowicz e con l’occupazione da parte dei lavoratori del cantiere navale Lenin. Nel giro di tre giorni le proteste si trasformarono in una grande manifestazione pubblica a livello nazionale contro le autorità comuniste. I delegati delle altre fabbriche giunsero al cantiere Lenin e si unirono alla protesta, creando il Comitato interistituzionale di sciopero che formulò 21 richieste, scritte su una targa di legno apposta sopra la porta numero 2 del Cantiere, (Gate n. 2), il cui adempimento da parte delle autorità comuniste era l’unica condizione per porre fine allo sciopero. Tra le richieste, le più importanti erano la costituzione e il riconoscimento di sindacati liberi e la democratizzazione della società polacca. Gli eventi che si susseguirono nei cantieri navali di Danzica hanno avuto un’influenza fondamentale sul recupero della libertà da parte della Polonia e da parte di altri Paesi dell’Europa centrale e orientale governati da regimi comunisti.
Il sito è attualmente costituito dalla BHP Hall (il luogo in cui è stato negoziato l’accordo di agosto), il Gate n. 2 (il luogo dove il leader del sindacato Lech Walesa pronunciò i suoi discorsi al popolo), la Piazza della Solidarietà con il Monumento ai lavoratori dei cantieri navali caduti durante le prime proteste del 1970 e il muro con le targhe commemorative, infine il Centro europeo di solidarietà. Tutti gli edifici e i monumenti che compongono il sito sono tutelati dalla legislazione nazionale vigente.
I cantieri navali storici di Danzica, già prima della candidatura al Marchio del patrimonio europeo, avevano un ricco programma di attività per comunicare l’importanza europea del sito e il ruolo svolto dal Movimento sociale di solidarietà nello sviluppo della libertà, giustizia, democrazia e diritti umani in Polonia e in altri Paesi europei governati da regimi comunisti. Nel progetto di candidatura sono state ampliate le attività informative da parte del Centro europeo di solidarietà attraverso l’utilizzo di Internet e dei social media, con particolare focus sul multilinguismo. È stata ideata inoltre una mostra permanente per la presentazione della collezione del materiale d’archivio e sono state incrementate le attività educative e i laboratori didattici.
I cantieri navali storici di Danzica hanno ottenuto il riconoscimento del Marchio del patrimonio europeo nel 2014.
Collegamenti esterni:
Sito web dei Cantieri navali storici di Danzica
Pagina del sito web della Commissione europea dedicata ai Cantieri navali storici di Danzica