Sito archeologico di Nemea

Foto aerea di Nemea

Il sito archeologico di Nemea, (in greco: Νεμέα) sorge a pochi chilometri a nord-est dell’omonima città moderna, in Grecia, a sud del Peloponneso. Il sito era conosciuto in antichità anche con il nome di Eraclea o Iraklion, in onore dell’eroe che secondo il mito qui compì una delle sue dodici fatiche: la vittoria contro il leone Nemeo. Il sito divenne quindi associato indissolubilmente con l’eroe mitologico.

Il sito archeologico di Nemea è un importante complesso di resti archeologici: il tempio di Zeus (330 a.C.) con testimonianze di un tempio più antico (VI secolo a.C.) circondato da una piazza aperta, nove edifici rettangolari, le case, la foresteria, il bagno con piscina e soprattutto lo stadio ellenistico (330 – 320 a.C.) comprensivo di spogliatoi e con una pista lunga 178 m. Lo stadio aveva una capacità di circa 40.000 spettatori. Qui infatti si svolgevano in antichità i Giochi di Nemea che a partire dal 573 a.C. si tenevano ogni due anni e avevano un forte carattere panellenico. Alla fine del V secolo a.C. il santuario fu violentemente distrutto ed i Giochi interrotti. Nel 340-330 a.C., i Giochi tornarono a Nemea per poi essere definitivamente abbandonati nel 271 a.C.. Il sito oggi evidenzia le radici sportive dell’Europa e gli ideali dello sport classico come elemento per l’educazione completa dei giovani. Lo stadio è uno degli esempi più caratteristici e originali di questa tipologia di costruzione. La rinascita moderna dei Giochi riflette valori europei fondamentali come l’uguaglianza, l’inclusione sociale e la coesistenza pacifica. Il progetto presentato per la candidatura al Marchio del patrimonio europeo ha saputo sviluppare in modo convincente la narrazione europea del sito attraverso la tradizione ellenistica dell’origine dello sport classico. Il progetto è incentrato sulla consapevolezza dell’importanza europea dell’antica Nemea come luogo di origine della tradizione sportiva classica. L’obiettivo è stato quello di realizzare una serie di attività incentrate su vari gruppi con particolare attenzione all’inclusione di atleti dilettanti. Grande considerazione è rivolta alle applicazioni digitali, alle nuove tecnologie e ad approcci multilingue. L’organizzazione continua dei Giochi di Nemea da parte dell’Associazione aumenta l’accessibilità al sito da parte di un pubblico non solo locale ma anche europeo.

Il sito archeologico di Nemea è protetto sotto la giurisdizione dell’Eforato delle Antichità di Corinto. Il sito è gestito dal Museo di Nemea che si avvale di personale adeguatamente formato per la funzione al pubblico.

L’Eforato intraprende tutti i progetti necessari per la manutenzione del sito, dei documenti e delle antichità. Restaura debitamente i monumenti e realizza mostre museali, programmi educativi, eventi culturali e scientifici. Ha anche il dovere amministrativo di proteggere le antichità e garantire la conservazione del sito.

Il sito ha ottenuto il riconoscimento del Marchio del patrimonio europeo nel 2022 a seguito della selezione 2021.

Collegamenti esterni
Sito web del Sito archeologico di Nemea

Pagina del sito della Commissione europea dedicata al Sito archeologico di Nemea